MIME-SPECIFIC

Bianca e Nerone Mimes

L’espressione MIME SPECIFIC è un gioco di parole da mimi.

L’abbiamo inventata per dare un nome alla nostra speciale filosofia performativa, nata da anni di esperienza sulla scena e fatta di molteplici aspetti come la Presenza, l’Osservazione e l’Intelligenza Empatica.

Il termine Mime-Specific trae libera ispirazione dall’ampio e discusso concetto del termine inglese Site-specific (specifico di un sito) – di cui qui di seguito proponiamo un umile approfondimento – generalmente usato nell’ambito delle Arti Contemporanee per indicare un intervento pensato, realizzato e poi inserito in un determinato luogo.

Site Specific: Approfondimento

Si possono intendere site-specific gli interventi concepiti direttamente in relazione ad uno spazio esistente a prescindere dall’opera d’arte, come musei, gallerie e spazi istituzionali, anche se il rifermento più usuale è quello legato ad ambienti non convenzionali, urbani, sociali e naturali.

I riferimenti agli aspetti identificativi del luogo ospitante – quali storia, cultura o più semplicemente la conformazione spaziale e l’architettura – sono forti e fondamentali e permettono all’opera d’interagire con l’ambiente dando allo spazio un preciso significato oppure traendo il loro significato dallo spazio stesso.

Per fare degli esempi, dagli anni Settanta l’arte site-specific si interseca in diverse modalità con la land art, l’arte povera, l’arte processuale, la performance, l’arte concettuale, la critica istituzionale, l’arte comunitaria, l’arte ambientale, le installazioni, l’arte relazionale e l’arte pubblica.

Dunque ci ispiriamo alle premesse descritte sopra poiché il MIME SPECIFIC prevede che l’agire mimico delle performance si svolga in piena interazione e nella più fluida relazione con il luogo, la situazione e il pubblico presente.

MA allo stesso tempo ne contravveniamo le regole in quanto i nostri spettacoli sono concepiti per adattarsi al meglio ad ogni spazio (la strada, la piazza, un edificio,…)

“MIME SPECIFIC vuol dire opportunità di unione tra azione mimica e tutti gli spazi pensabili.”

Com’è possibile tutto questo?

Come dicevamo prima è una combinazione perfetta di elementi, ad esempio:
la Presenza,
l’Apertura Totale alle opportunità,
l’attenta Osservazione dell’architettura del luogo,
l’attenta Osservazione del contesto e delle situazioni che accadono,
l’Intelligenza Empatica che ci permette la relazione con il pubblico in svariate modalità e di trasformarla in ogni momento creando momenti incredibili,
l’esperienza del Momento Presente che rende ciò che accade unico e irripetibile.

Tutte queste componenti sono amalgamate dall’ingrediente cardine del nostro lavoro: il Mondo Invisibile.

In qualità di mimi crediamo che l’Invisibile sia ovunque intorno e che non abbia perimetri definitivi, anzi ne crea di speciali intrecciandosi alle trame visibili degli spazi in cui viene trasportato.

Grazie all’Invisibile noi creiamo e decodifichiamo il mondo, diamo un corpo all’impalpabile e mostriamo al pubblico quello che i loro occhi naturalmente non vedono, stimolandone l’immaginazione e la visione.

Ogni spazio e di conseguenza ogni evento, con il suo pubblico, ha delle proprie peculiarità che con cura e attenzione vengono messe al servizio delle performance, creando una reciproca influenza per un intrattenimento speciale e sempre diverso, sperimentabile solo nel momento presente.